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Ciao a tutti ho 43 anni sono sposato con Tania e svolgo un lavoro che per fortuna trovo meraviglioso: quello di cercare di ogni anno di tirare fuori il meglio dai mie olivi. Si sono un imprenditore olivicolo e frantoiano, e questa sfida con le mie capacità e con la natura si rinnova di stagione in stagione trà successi e delusioni. Amo il mio lavoro anche perchè mi permette di stare a stretto contatto con il mondo dell'enograstonomia che è una delle mie passioni piu importanti; grazie a questo blog spero di riuscire a trovare tante persone con cui condividere i miei interessi e confrontarci su di essi.

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giovedì 25 agosto 2011

Pasqua e pasquetta 2011

La Pasqua è da sempre la festa del Rinascimento e del Rinnovamento Cristiano, ma  anche proprio per l'arco temporale in cui questo evento accade cioè la primavera,  questi concetti vengono percepiti come tali anche da chi credente non è. Momento di rinnovamento quindi e momento di gioia, la primavera e tutte le cose belle  e buone che comporta. Momento importante anche dal punto di vista gastronomico e dato che questo è il nostro interesse non potevo non trattare la cosa in queste pagine. Molte sono le tradizioni gastronomiche legate alla Pasqua nella nostra terra, tradizioni poi che da paese a paese anche se distanti solo pochi km possono differire in qualcosa oppure anche sostanzialmente, ma in ogni caso tutte si rifanno al filo condutttore della tradizione e simbolismo Cristiano, per cui la Pasqua è la festa gastronomicamente parlando dal un lato delle uova (simbolo perfetto di nascita di nuova vita e di nuova speranza) e di tutte le sue declinazioni in campo gastronomico sia dal versante salato che dolce e poi della carne: dell'Agnello in particolare, quale simbolo sacrificale di Colui che si  è immolato fino all'estremo sacrificio per i nostri peccati.
Moteplici quindi sono i piatti che che partendo da tali simbolismi caratterizzano l'offerta gastronomica locale legata alla Pasqua, prima di tutti mi permetto di ricordare sua maesta la Pastiera, dolce ormai conosciuto in tutto il mondo e che anche qui da noi viene fatto in molti modi diversi, da quella fatta col grano che ormai va per la maggiore anche se forse tradizionalmente è meno legata ai nostri territori essendo piu tipica del territorio partenopea, alle piu tradizionali invece pastiere con i tagliolini, col riso, con la pastina, tutte queste delizie fanno parte dell'immaginario goloso di ciascuno di noi. Poi ci sono le uova in tutte le salse e in tutte le preparazioni, uova di cioccolato di ogni forma e grandezze comprate o fatte in casa, uova invece posto a decoro di pezzi di pani informato in caldi forni a legna: il magnifico Tortano, oppure torte rustiche farcite con le stesse: il mitico casatiello pasquale, e poi sempre rimanendo nel campo dei dolci i grandiosi struffoli, dolce semplicissimo ma straordinario, ritornando deliziati nel campo del salato, le mille verdure primaverili che trovano posto nella zuppa di verdure pasquali, la straordinaria carne dell'agnello cucinato al forno o utilizzata anche per farcire il simbolo di ogni pranzo pasquale cioè La Frittata. Per quanto riguarda la mia esperienza personale della Pasqua dal punto di vista gastronomico debbo per forza scinderla in  un prima e un dopo sposato, infatti prima di conoscere mia moglie e le tradizioni gastronomiche pasquali di Casale di Carinola, per me da buon Casanovese  la Pasqua a tavola era rappresentata dalla Pastiera fatta con i tagliolini o a volte col riso, piu basse di quelle di grano e a volte un po annerite sopra, poi c'erano le uova quasi sempre fatte bollite oppure messe sui pezzi di pane, per me c'era  sempre quello con quattro uova sopra, poi i struffoli fatti il giovedi e mangiati il giovedi sera stessa senza mai aspettarte il dovuto, fatti con il miele.  Non so perchè ma i nostri si indurivano subito e tagliarne un pezzo ci voleva lo scalpello, e poi sopra i confettini rosa, deliziosi. Le uova di cioccolato me le regalavano di solito i parenti  ma passata l'adolescenza non ne ho piu avute ne me le sono comprate non sentendone sinceramente la mancanza. Il giorno di Pasqua poi da me era dedicato alla Frittata, perche la Frittata di Pasqua si scrive con  F maiuscola; si fa con le uova che si mettono da parte per settimane, qualche giorno prima ci si inerpica in montagna per trovare gli aspargi che la farciranno, si và a sessa aurunca al mercato per comprare il formaggio fresco tenero che verra utilizzato all'interno della stessa, si tirano fuori i migliori pezzi di salsiccia sotto sugna che si hanno in dispensa, si prende la verza d'aglio più frescha e profumata e il prezzemolo piu intrigante il tutto per confezionare qualcosa che è a meta strada tra il terreno e l'empireo della gastronomia ovvero la Frittata di Pasqua che Fanno a Casanova, che  è unica e  irripetibile nemmeno se la rifai a Casanova stessa in un altro perieodo dell anno può essere la stessa cosa. Poi il menu pasquale di casa mia dopo la Frittata proseguiva con la tagliata di capocollo e fette di arancia e poi con le uova bollite e tutto questo insieme con la Frittata costitutiva l'antipasto del pranzo pasquale. Poi il pranzo ritoranva ad esere più consueto e quindi largo alla pasta col ragù di carne, la carne erano le braciolette in cui come variante pasquale al loro interno erano farcite di uova sode e accompagnate da un contorno di piselli saltati in padella con uova strapazzate. Dopo la carne un altro must: sua maesta l'agnello al forno: dolce, tenero e croccante insieme, profumato del suo grasso, in una parola meraviglioso. Dopo l'agnello i dolci e quindi largo a struffoli e pastiera in questo preciso ordine, consumati i quali forse se avanzava  posto si poteva anche assaggiare un pò di dolci industriali che cmq ci erano pervenuti da regali di parenti e amici  tipo uova o colombe. Dopo il matrimonio la mia Pasqua gastronomica  per mia fortuna non ha subito modifiche ma arricchimenti, infatti a tutto quanto ho elencato prima  comunque lo  continuo a fare a casa mia , ma  essendo che il giorno di Pasqua sono a pranzo da mia suocera a Casale di Carinola  mi becco anche tutta la loro pasqua gatronomica che anche se non in molto differisce dalla mia in alcuni punti sostanziali: In primis la frittata, infatti a Casale di Carinola  nella frittata di Pasqua incomprensibillmente non mettono la salsiccia ma la testina di agnello, il risultato indubbiamante è buono ma diverso..................Poi non fanno pasta e il primo  è rappresentato da una zuppa di verdure primaverili miste a carne di maiale, molto buona, mi pace molto ma soprattutto la bracioletta farcita è un altra cosa. Per il resto il menù è molto simile, tranne per la pastiera dove a Casale dai mia suocera  è di casa quella di grano, molto piu bella di quella che facevano da me........... i struffoli casalesi poi sono da invidia perche a loro da sempre riescono morbidi e che si possono prendere con le mani e non serve piu lo scalpello.
Di seguito vi inserisco alcune immagini dei piatti simbolo di queste Festa preparati sia a casa mia che a casa di mia suocera e poi ho aggiunto anche quelche immagine della consueta scampagnata di pasquetta in cui si rimangia tutto quello del giorno prima solo che chissà per quele miracolo è  tutto più buono del giorno prima.

La Frittata di Pasqua con salsiccia e asparagi - La creazione.....



La Frittata di Pasqua con salsiccia e Asparagi - Compiuta



Frittata Pasquale con testina di agnello




Minestra di verdure e carni  pasquali a Casa di mia suocera:




Vista d'insieme menu pasquale a casa di mia suocera:



Pastiera di grano



Pastiera di grano - dettaglio interni


La scampagnata di pasquetta




Il pic nic di pasquetta



Si ci siamo mangiati proprio tutto............



 

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