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Ciao a tutti ho 43 anni sono sposato con Tania e svolgo un lavoro che per fortuna trovo meraviglioso: quello di cercare di ogni anno di tirare fuori il meglio dai mie olivi. Si sono un imprenditore olivicolo e frantoiano, e questa sfida con le mie capacità e con la natura si rinnova di stagione in stagione trà successi e delusioni. Amo il mio lavoro anche perchè mi permette di stare a stretto contatto con il mondo dell'enograstonomia che è una delle mie passioni piu importanti; grazie a questo blog spero di riuscire a trovare tante persone con cui condividere i miei interessi e confrontarci su di essi.

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martedì 29 maggio 2012

Le degustazioni Autunno Inverno 2011/12

Con l'avvicinarsi della primavera e dei primi caldi è giusto tirare le somme enoliche di quelle che sono state  le nostre degustazioni nel corse dei mesi autunnali e invernali appena trascorsi. Mettendo da parte la parentesi delle festività natalizie a cui abbiamo gia dedicato appositi post, ripercorriamo adesso le bevute piu interessanti di questi ultimi freddi mesi:


Ottobre 2011

Barolo Bersano 1984:


Le degustazioni autunno inverno si aprono con la classica "bottiglia dimenticata" in effetti questo barolo Bersano 1984 avrebbe meritato una conservazione migliore per poter sperare di farci rivivere i fasti dell'annata e della nobiltà della sua denominazione, purtroppo l'incuria del'uomo e del tempo ha avuto la meglio sul grande prodotto, per cui appena aperto aperto già alla vista appare rosso scarico tendente all'arancio, in bocca sono evidenti le note di materizzazione; benchè non si avvertano odori sgradevoli al naso, in bocca nessuna delle nobili note caratteristiche del superbo vitigno di appartenenza appaiono piu presenti. Punteggio: Senza Voto



Ottobre  2011
Brunello di Montalcino Mocali 2003


Scottati dalla precendente delusione, con mano trepidante stappiamo questa bottiglia di Brunello di Montalcino "Mocali" 2003, questa volta il vino già nel bicchiere appare di un colore nero fitto e impenetrabile, subito al naso si avvertono ribes e frutti di bosco anche se in misura non pari alle aspettative, sono presenti anche note di terziarizazzione come pellame e grafite; in bocca di primo acchitto si avverte una certa durezza tannica, che col trascorrere dei minuti però appare attenuarsi. La struttura è buona ma certamente non monumentale.  Si avverte però una evoluzione interessante del vino, una certa morbidezza che si  è fatta strada nel tempo si sposa con la struttura delllo stesso e gli donano una certa eleganza. Finale buono ma nulla di eccezzionale. Punteggio 82/100.



Novembre 2011
Shiraz Bridgewtaer Mill 1997 - Australia



Lo shiraz è il vitigno principe del Nuovo Mondo, in alcuni casi ha dato vita a dei veri capolavori come il fuoriclassse Grange di Penfolds, stasera andiamo a degustare un interessante esempio di questa affascinante area vinicola. Lo Shiraz Bridgewater Mill 97 al primo impatto mostra una certa chiusura olfattiva che permane anche col passare del tempo, la nota alcolica presente non incide piu di tanto. In bocca il vino  è corretto ma la struttura appare appena sufficiente: Le note speziate tipiche del vitigno sono presenti ma non nella misura in cui ci si poteva attendere. Il finale benchè corretto è corto. Di certo ci si aspettava di piu. Punteggio 78/100



Gennaio 2012
Barolo Bricco Rocche, vigneto Bricco Rocche - Ceretto - 2000



L'analisi del tappo mostra da sola quanto sia affascinante e suadente il contenuto di questa grande bottiglia. Una volta nel bicchiere subito si manifestano al naso prepotenti note boise e frutti rossi, nel contempo avvertiamo una potente struttura alcolica, che perfettamente si integra alle note classiche del vitigno. In bocca  è pieno, si allarga e occupa tutta la superficie linguale, caldo, suadente. Apprezziamo l'acidità contenuta e tannini morbidi e vellutati, non disginuti pero da nerbo e struttura. Beviamo questo vino in abbinamento ad un piatto di pasta con ragu di cotiche di maiale, e ad ogni sorso il barolo bricco rocche  2000 vince la parttita con la grassezza e sapidità del piatto ripulendo e sgrassando perfettamente la lingua. Col trascorrere del tempo il vino si arricchisce in complessità e le note già rilevate si ripropongono in maniera sempre piu convincente. Punteggio 92/100



Gennaio  2012

Brunello di Montalcino Col d'Orcia 1998



Appena versato nel bicchiere la componente olfattiva   è potente ma, essa è costituita essenzialmente dalla componente alcolica, inoltre tra le forti nuances alcoliche  si percepiscono sgradevoli sentori di tappo, che dopo pochi minuti evolvono e scompaiono del tutto,  senza però  nulla aggiungere comunque all'esile componente olfattiva. Anche in bocca è la componente alcolica a reggere tutta la struttura del vino. In generale non possiamo negare che la struttura gusto olfattiva del vino è davvero poca cosa specie se si fa riferimento alla nobile tipologia enoica a cui questa bottiglia appartiene e alla relative aspettative. Da ciò si comprende quindi che il giudizio complessivo non può non essere deludente. Punteggio 80/100



Febbraio 2012

Tignanello 2003 - Antinori



Semplicemente uno dei vanti dell'enologia italiana. Dall'omonima tenuta in San Casciano in Val di Pesa gli Antinori ci propongono questa famosa selezione di san giovese quasi in purezza con l'aggiunta nella misura del 20% di cabernet souvignon. Il Tignanello  è da sempre considerato una delle prime linee della produzione della Marchesi Antinori e da subito il vino da ragione di ciò: lo spettro olfattivo  è ampio e va dalle note di sottobosco, muschio, fino a quelle piu classiche di frutti rossi maturi. La componente alcolica ben presente appare perfettemente integrata nel contesto della struttura del vino. In bocca  è straordinario: tutto si conferma e si esalta, la nota alcolica a sostegno del gusto e su tutto, impera un equilibrio perfetto. Sulle nostre papille si ripropongono ampliate tutte quelle sensazioni avvertite al naso, tra cui in particolar modo liquirizia e amarena sciroppata. Col passare del tempo si apprezza  la grande evoluzione del vino in bottiglia testimoniata dall'espansione della nota olfattiva. La straordinaria armonia di questo vino in tutte le sue componenti fa si che ogni sorso sia un momento di rara piacevolezza. Punteggio 91/100



Marzo 2012

Amarone della Valpolicella - La Pala- 2009





L'Amarone della Valpolicella  è sicuramente una delle tipologie di vino rosso più affascinanti del panorama enologico italiano, prodotto da uve di varietà corvina, rondinella e molinara raccolte in surmaturazione, ne deriva un vino dalla struttura monumentale che si rivela subito fin dalla nota olfattiva. Infatti già al naso il nostro Amarone La Pala 2004 rivela note di frutta surmaturata in particolare prugna e note speziate in particolare di tabacco. In bocca le caratteristiche dell'appassimento si confermano, la nota alcolica  è in evidenza, fino forse ad apparire un po squilibrata rispetto al tutto. In ogni caso ci appare caldo, occupa prepotente tutta la superficie gustativa, e anche in bocca la nota speziata appare in tutta evidenza. Col passare del tempo il vino ha una buona evoluzione nel bicchiere, la nota alcolica si è integrata nella struttura migliorando l'equilibrio generale del vino. Il trascorrere del tempo ci consegna un grande finale da vero fuoriclasse. Punteggio 88/90