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Ciao a tutti ho 43 anni sono sposato con Tania e svolgo un lavoro che per fortuna trovo meraviglioso: quello di cercare di ogni anno di tirare fuori il meglio dai mie olivi. Si sono un imprenditore olivicolo e frantoiano, e questa sfida con le mie capacità e con la natura si rinnova di stagione in stagione trà successi e delusioni. Amo il mio lavoro anche perchè mi permette di stare a stretto contatto con il mondo dell'enograstonomia che è una delle mie passioni piu importanti; grazie a questo blog spero di riuscire a trovare tante persone con cui condividere i miei interessi e confrontarci su di essi.

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giovedì 29 dicembre 2011

Sù e Giù per la Divin Costiera: Cetara, Minori - Settembre 2011

Favoriti da un Settembre di quelli che non fanno rimpiangere l'estate abbiamo deciso con mia moglie che prima dell'inizio delle nostre rispettive fatiche: scolastiche per lei e del frantoio per me di concederci un fine settimana rilassante nella Divin Costiera, in particolare decidiamo di soggiornare all Hotel Cetus poco fuori l'abitato di Cetara. L'hotel Cetus sorge a strapiombo sullo splendido mare della costiera amalfitana con una vista incantevole sulla cittadina di Vietri sul Mare; Certamente sarà una tre giorni di mare e relax visto la presenza della splendita spiaggetta raggiungibile comodamente dall'abergo tramite ascensore;  ma non trascureremo certamente l'altra nostra passione e per quanto mi riguarda la prima: la gastronomia. Quindi mare e sole ma sarà anche la volta buona per ritornare all'amato Acquapazza di Cetara, immergergi in una degustazione dei dolci sogni di Sal De Riso nella sua pasticceria di Minori, e sarà anche l'occasione per andare a provare per la prima volta la cucina di Pasquale Torrente nel suo ristorante Al Convento proprio al centro di Cetara.

Benvenuti.........

La vista di Vietri sul Mare dalla spiaggetta del nostro albergo è uno dei ricordi piu suggestivi della nostra breve vacanza in questo posto d'incanto

Come prima tappa del nostro percorso gastronomico cetarase decidiamo di ritornare da un vecchio amico Gennaro del ristorante Acquapazza, lui col suo locale ha sicuramente aperto la strada alla riscoperta dei tesori gastrominici autoctoni  a comiciare proprio dalla colatura di alici, infatti proprio nel suo locale quando ancora questo prodotto straordinario era sconosciuto al di fuori di Cetara, lui ha cominciato a proporlo e a farlo apprezzare da un pubblico sempre maggiore. La sua cucina col tempo si  è evoluta e rispetto alla nostra ultima visita risalente haimè a piu di 5 anni fà ho trovato una cucina ancora piu raffinata anche se sempre incentrata sulle meraviglie locali, quindi largo a colatura , alici, bottarga, tonno e quant'altro di straordinario il mare e la terra della costiera amalfitana regala.

La carta: essenziale e con prezzi assolutamente più che onesti



Il mio antipasto: Cestino di totanetti spadellati su crema di piselli.



La scelta di mia moglie: Alici alla piattella


Il primo di mia moglie: Ziti con bolognese di tonno



La mia scelta invece  è andata su: Paccheri con fichi e bottarga di tonno



Un dessert in due... bisogna pur fare qualche sacrificio per la linea: Tortino di pan di Spagna alla pera con gelato al pistacchio


Mia moglie mi controlla di sott'occhi nel timore che ordini un altro dessert......



La seconda tappa gastronomica del nostro soggiorno cetarese la dedichiamo a quello che  è ormai una vera gloria nazionale: Salvatore De Riso eletto proprio nel 2011 pasticciere dell'anno è ormai conosciuto in tutto il mondo come uno dei piu grandi interpreti dell'arte pasticcera. la sua pasticceria di Minori è meta di viaggi appositamente organizzati dai gourmet di tutto il mondo. Negli anni scorsi piu volte abbiamo fatta tappa presso questo vero e proprio santuario della dolcezza e ogni volta abbiamo sempre avuto la nostalgia di un celere ritorno.  Decidiamo quindi di organizzare un piccola degustazione purtroppo, di solo alcune delle sue piu celebri creazioni. Eccovene il racconto....


La mitica Pasticeria De Riso di Minori



L'antro delle delizie.....



Bonta infinite....



Non so se mia moglie sorride al pensiero delle cose buone che sta per assaggiare o pensa alla dieta che mi farà fare appena tornati a casa


1° assaggio la mitica Sinfonia dei due fiori: torta in cui si incontrano in maniera sublime pesche e mandorle


La famosa Scazzetta del vescovo: dolce tradizionale amalfitano


Una delle invenzioni piu sublimi di Sal De Riso: Torta ricotta e pere.....senza commento.....


Un grande classico di tutti i tempi: La foresta nera


Un fuori programma i macarons  alla De Riso, nulla da  invidiare a quelli di Pierre Hermè




Come ulima tappa gastronomica del nostro soggiorno in costa d'Amalfi scegliamo di andare a provare per la prima volta la cucina di Pasquale Torrente nel suo Al convento, ristorante aperto già da qualche anno ma dove non ero mai stato, si trova proprio sul corso principale di Cetara e ricavato nelle sale di un vecchio convento da cui il nome. Arrivo quà sulla scorta di molte recensioni entusiastiche  che me lo accreditano come  un grande esecutore della cucina trazionale amalfitana e napoletana in genere. La mia esperienza personale non ha fatto altro che confermare  tutto quanto di buono avevo letto su di lui, al di là della piacevolezza del posto e dell'affabilità da grande anfitrione di Pasquale, la sua cucina schietta e forte di sapori ci ha conquistato, menzione a parte l'assaggio dei spaghetti allo Scammaro, antico piatto napoletano che personalmente mi ha deliziato.

L'ingresso del ristorante nell'edificio storico prima adibito a convento



Le sale interne austere ampie ma piene di calore familiare vero


accomodato nello spiazzo esterno prospiciente l'ingresso attendo.....


Come antipasti assggi di prodotti del mare cetarese sia crudi che cotti



Un overdose di sapori tradizonali schietti e sinceri


Un piccolo grande capolavoro della cucina partenopea rivisitato da Pasquale Torrente: Spaghetti allo scammaro su crema di patate con alici capperi e olive nere. Sublimi



Mia moglie ha gustato un ottimo trancio di tonno alla piastra


Forse non dovevo e la mia dieta grida ancora vendetta, ma mai nessuna trasgressione è stata cosi buona e voluttuosa: Zuppa di fagioli e cozze: da manuale.....


Era tanto buona che merita la foto di dettaglio....





Che dire di più....in effetti ogni volta che mi trovo in questi posti meravigliosi e assaggio cose cosi straordinarie, il mio pensiero  un po compassionevole và su quei miei conterranei che nello stesso momento si trovano su qualche atollo delle Maldive o da altre parti a mangiare non so cosa e bere non so cos'altro..........mahhhhhhhhhhhh Ciao a tutti.

domenica 25 dicembre 2011

Primavera Estate 2011, tempo di bianchi........

Il mondo del vino è parte integrante della mia passione per la vita e il buon cibo; la capacità di un buon vino di dare gioia e creare armonia è unica , per questo io amo molto degustare con pochi e fidati amici le bottiglie che ci emozionano, siano esse grandi vini o vini meno conosciuti, ma tutti accomunati dall'emozione che trasmettono e dall'atmosfera che riescono a creare. Nel corso dell’estate 2011, durante i nostri periodici incontri di degustazione, abbiamo assagiato diversi vini quasi tutti bianchi tranne un paio di prestigiose eccezioni, eccovene un resoconto:




21 Giugno 2011 - Aloara 2009 MOIO
 
Moio è un azienda vinicola storica, e la sua storia fa il paio con la storia del Falerno: DOC vinicola del nostro territorio. Michele Moio è un vero patriarca ancora oggi a piu di ottant'anni segue con passione tutte le fasi di produzione dei suoi vini. Abbiamo oggi in degustazione il suo bianco di punta, L'Aloara 2009 da uve falanghina in purezza. L'Aloara rimane 12 mesi in barrique prima di essere messo in bottiglia; alla vista si presenta giallo paglierino scarico, al naso note imponenti di frutta bianca pesca e banana in particolare. In bocca piacevole, fresco, acidità ben controllata e uso del legno non invadente. Punt. 82/100







11 Settembre  2011 - Brunello di Montalicino Col d'Orcia 2005

Il Brunello di Montalcino è uno dei vanti della nostra agricoltura e della nostra Italia che lavora. Vino strafamoso oramai in tutto il mondo, in degustazione l'annata 2005 della bella azienda Col D'Orcia, elegante nella sua struttura imponente, alla vista si presenta rosso rubino intenso, al naso molto ampio ed invitante, con le note varietali di prugna e viola finemente esaltate dalle spezie del rovere. In bocca mostra un ottima struttura, tannino potente ma non aggressivo ed una ricchezza di sfumature complesse ed invitanti, tipiche di una grande annata. Il retrogusto lascia piacevoli sensazioni di benessere. Punt. 85/100







31 Luglio  2011. Brunello di Montalcino - Rio Cassero 2005 Tenuta Caparzo

Un altra bella bottiglia di questa grande tipologia enologica, trattasi della selezione Rio Cassero del Brunello di Montalcino di Tenuta Caparzo. Al naso si apre sicuro su note di frutti di bosco, visciola matura , ciliege sotto spirito. IN bocca lo apprezziamo caldo e suadente, netto nel suo letto di sapidità. Conferma le premesse olfattive, lungo e persistente il finale, Vino di grande struttura e inusuale nerbo soprattutto se si pensa che trattasi della selezione base di Tenuta Caparzo. Punt. 87/100






07 Luglio 2011, Cervaro della Sala 2007 -  Marchesi Antinori

La Marchesi Antinori di Firenze rappresenta uno dei miti dell'enologia italiana e mondiale, nella sua scuderia di vini sono presenti alcuni fuoriclasse universalmente riconosciuti. Uno di questi è certamente il Cervaro della Sala, vino bianco prodotto nella tenuta del Castello della Sala a Ficulle in Umbria , da uve chardonnay e greghetto. Unanimemente considerato come uno dei piu grandi vini bianchi d'Italia la degustazione del millesimo 2007 non ci ha però entusiasmato. Al naso appare subito un pò troppo normale e chiuso per un vino di questa levatura, buoni sentori di rosa canina, frutta bianca, vaniglia, buona persistenza certo ma nulla a confronto delle aspettative e del blasone di questo vino. In bocca frutta bianca matura e sentori di resina, col trascorrere del tempo nel bicchiere (troppo) il vino evolve migliorando. Punt. 84/100 sulla fiducia e sul blasone più che altro.




 19 Luglio 2011 Chardonnay Les Cretes 2009 - Le Cretes  Valle D'Aosta

Ottenuto da sole uve chardonnay in purezza, alla vista si presenta giallo paglierino, al naso frutta bianca, banana, pesca bianca, ananas. In bocca appare corretto, pieno , buona mineralità, gradevole e equilibrato
Punt. 82/100






26 Agosto 2011 Trebbiano d'Abruzzo  2000 - Valentini

Ecco uno dei grandi vini-culto italiani, il Trebbiano di Edoardo Valentini, uno dei pochi bianchi al mondo capace di sfidare il tempo come è piu di molti vini rossi. Nasce dalla ricerca maniacale per la qualità di Edoardo Valentini che ha fatto del suo lavoro una vera e propria missione. Al naso subito emoziona, le note terziarie di torrefazione si mostrano evidenti, ampio, avvolgente. alla vista colore giallo paglierino carico, in bocca esplosivo, mantiene tutte le promesse della fase olfattiva, impressionante struttura, finale interminabile.
Punt. 90/100




13 luglio  2011. Verdicchio Castelli di Jesy Riserva 2006 - Villa Bucci

Il verdicchio dei castelli di Jesi rappresenta sicuramente una delle tipologie di bianchi piu affascinanti d'Italia, in degustazione abbiamo questa volta un vero e proprio fuoriclasse di questa categoria; il Villa Bucci Riserva rapprenta in questo momento forse la migliore espressione di questa tipologia di bianchi.  La riserva 2006 si apre bello al naso, un eplosione di frutta bianca, kiwi, note balsamiche, speziato e complesso. In bocca mantiene quanto promesso al naso e mostra una struttura imponenete e avvolgente. Punt. 87/100




28 Giugno 2011.  Caracci 2007 - Villa Matilde
Il Vigna Caracci rappresenta il cru dei bianchi della produzione dell'azienda Villa Matilde, questa selezione da  uve falanghina in purezza  è stata più volte premiata dalle piu importanti guide di settore. In degustazione l'annata 2007, alla vista si presenta giallo paglierino intenso con riflessi giallo-dorati. Al naso si avverte uno spettro olfattivo molto interessante: subito pesca bianca, banana, echi di cocco, note boisè molto delicate e quasi evanescenti. In bocca pero mantiene solo in parte le promesse olfattive, abbastanza corto e poco persistente nel finale. Punt. 82/100




19/07/2011 - Vintage Tunina 2007 -  Jermann
Ecco un altro emozionante vino bianco da culto, la casa vinicola friulana Jermann ci dona questo autentico capolavaro in cui sono presenti le piu importati uve autoctone del territorio. Ribola Gialla, Tokay, Chardonnay: da questa  selezione nasce un vino emozionante il Vintage Tunina 2007. Al naso  inizia lo spettacolo: ampio avvolgente, caldo e soave; note imponenti di frutta bianca, pesca, banana; nel terziario netti echi di coco e noce moscata. In bocca ritroviamo tutto ciò promesso al naso; ampio e persistente, finale interminabile. Punt.  91/100

sabato 10 dicembre 2011

Appunti di Viaggio Estivi 2011, La Golosa Penisola Sorrentina

Luglio 2011 sebbene di estivo abbia avuto ben poco visto le condizioni metreologiche ,  in compenso ci ha visto  felici esploratori della magnifica Terra delle Sirene ovvero la Penisila Sorrentina, soprattutto dal punto di vista gastronomico, l'ottica da noi piu amata nel guardare le cose che ci circondano. Siamo stati in Penisola Sorrentina dal 20 a al 27 luglio e facendo campo base a Sorrento e approfittando del cattivo tempo che non permetteva molti passatempi acquatici ci siamo dedicati allo scorazzare da un locale all'altro della rinomata penisola, in posti noti e meno noti,  posti nuovi e  altri in cui già eravamo stati, con l'intento di godere appieno della ricchezza gastronomica di questa meravigliosa terra. Non si puo non iniziare questo nostro reportage gastronomico se non proprio da Sorrento: nei nostri precedenti soggiorni in penisola non avevamo mai soggiornato a Sorrento e anche per questo stranamente era forse il posto a noi meno noto; io personalmente ne sono rimasto affascinato, infatti vi ho trovato tutto ciò che deve avere la stazione turistica di alto livello internazionale, quel misto di mondanita e spensieratezza che solo in pochi altri posti al mondo sono dosati in cosi giuste proprozioni.  L'offerta gatronomica della Penisola Sorrentina sappiamo benissimo essere tra le più alte d'Italia per qualità e quantita, infatti oltre a essere terra di sirene è anche terra di ristorani stellati, in cui un grosso manipolo di talentuosi chef danno ogni giorno vita  a piatti strarodinari; volutamente in questo nostro soggiorno abbiamo scelto di soffermarci su locali non ai vertici delle guide, ma su alcuni   dove qualita della proposta e il talento degli chef patron  fanno si che siano conosciuti e apprezzati  da tutti gli amanti del buon cibo. L'unica eccezione  è stata fatta solo per primo locale che abbiamo visitato, infatto il Buco di Peppe Aversa in quel di Sorrento gia da qualche anno si fregia di una stramerita  stella Michelin, noi colpevolmente non ci eravamo mai stati e per sopperire questa nostra imperdonabile mancanza durante il nostro soggiorno sorrentino per ben due volte abbiamo pranzato al Buco:

1° Tappa: Ristorante Il Buco - Sorrento I° parte


Il ristorante occupa con i suoi tavoli un lato di un suggestivo scorcio delle rampe che da Piazza Tasso portano fino alla marina grande di Sorrento

Il nostro benvenuto offertoci dalla cucina,




Astice in insalata con peperoni croccanti




Mezzi paccheri di gragnano con calamari e pesto di rucola selvatica



Ravioli di pesce con fonduta di provolone del monaco



Pesce in pastella di erbe fini



Baba scomposto con crema al limone e croccante sfogliatella

Ristorante il buco II° parte


Polpetta di pesce azzurro su crema di patate



Fedelini ai frutti di mare su passata di peselli e pancetta croccante


Zuppa di pesce di scoglio con molluschi, crostacei,
frutti di mare e crostini di pane cafone al profumo d'aglio


Zuppa di pesce di scoglio con molluschi, crostacei,
frutti di mare e crostini di pane cafone al profumo d'aglio


Sicuramente un esperienza altamente soddisfacente in un ristorante vero in cui si possono avere delle emozioni gastronomiche fortissime.





2° Tappa: Ristorante Lo Stuzzichino Sant' Agata sui due golfi

A pochi km da Sorrento Sant Agata sui due golfi è  conosciuta dai gourmet per essere la dimora del celebre Don Alfonso 1890, vero precursore della grande cucina campana e ispiratore di tutti quelli che sono venuti dopo di lui. Lo Stuzzichino è un ristorante a conduzione familiare, dove la cura e la ricerca per la qualita delle materie prime cucinate in maniera semplice e tradizionale sono la cifra distintiva. Ecco di seguito un reportage delle magnifiche portate che abbiamo potuto assaggiare durante la nostra visita.



Lo stuzzichino : l'ingresso



Abbiamo pranzato all'aperto nel cortile appositamente allestito


Bocconcini di pesce bandiera con provola e alici


Verdure grigliate direttamente dall'orto del ristorante


Stratosferica parmigiana di melanzane


Gamberoni di Punta Campanella grigliati con limone



Linguine ai gamberi con pomodorini del piennolo



3° Tappa Ristorante La Torre - Termini di Massalubrense

Gia qualche anno fà eravamo stati ospiti alla Torre a Termini di Massalubrense e il ricordo di una cucina schietta verace e dai sapori forti ci ha spesso fatto venire la volgia di tornarvi  il prima possibile; l'occasione quindi era perfetta per ritornare in questo bellisimo borgo  affacciato di fronte Capri, a pochi metri dalla casa che fù la dimora di Gioacchino Murat, e al ristorante La Torre. 



Ristorante La Torre. L'ingresso


Veniamo fatti accomadare sul terrazzino prospiciente l'ngresso del locale, la vista su Capri è struggente.
La piacevolezza del luogo sarà seconda solo alla bonta delle cose che assaggeremo.

Percoche gialle nel vino ghiacciato: che meraviglia...............



Filetti di alici a crudo con olio e prezzemolo


Bruschettine aglio olio basilico e pomodirini


Zuppa di verdure


Parmigiana di melanzane con provola dei monti Lattari



Polpo in umido con patate



Fagiolini  e calamari


Goloso spaghetto ai frutti di mare


Minuscoli moscardini spillo in guazzetto di pomodoro


Dulcis in fudo una golosa torta di mele.

La Torre ha confermato tutto ciò che di buono ricordavamo della passata esperienza e fà aumentare ancora di più la voglia di tornare presto.


4° Tappa:  Maria Grazia - Marina del Cantone, Nerano


Marina del Cantone è una conca naturale adagiata sul mare , uno scenario di una bellezza straordinaria,  qui, in poche centinaia di metri troviamo veri gioielli dela gastronomia campana: I Quattro Passi di Antonio Mellino e La Taverna del Capitano della famiglia Caputo sono qui di casa. Ma qui a Marina del Cantone c'è anche Maria Grazia uno storico ristornate di mare famoso per aver inventato negli anni 60 le ormai celebri linguine alla Nerano. Come atto di omaggio alla tradizione abbiamo deciso di far tappa proprio da Maria Grazia: 


Situato proprio sulla spiaggia di Marina del Cantone in quella che era stata una baracca di pescatori.


La vista dai tavoli su Punta Campanella  è struggente


Melanzane al forno , parmigiana, peperone abbuttunato.........


Peperoncini verdi fritti, zucchine , peperoni grigliati


Alici crude in umido,e salmone al naturale


Straordinario trancio di fiordilatte dei Monti Lattari


Qualche assaggio di fritturina all'italiana


I mitici spaghetti alla Nerano


Il passaggio sotto costa di una nave da crociera

Quante cose buone....un unico appunto la tradizione non si discute è vero...... ma forse gli spaghetti alla Nerano per i miei gusti sono un po troppi pieni di formaggio, l'esecuzione di mia moglie vi assicuro è straordinaria e la preferisco a quelli assaggiati da Maria Grazia.


5 Tappa. Franceschiello-Massalubrense.

Il ristorante Franceschielo si trova proprio sulla statale che da sorrento porta a Massalubrense, appartiene alla catena dei locali storici di'Italia infatti  la sua fondazione risale al 1909. Il ristorante dal punto di vista estetico è magnifico, sale ricche di storie, se si vuole forse  un  po  eccessivo negli arredi e nelle decorazioni alle pareti, ma  è proprio come piace  a me. La cucina è sicura e attinge a piene mani nei straordinari prodotti locali sia di mare che di terra. Dispone di molti coperti essendo un locale che si presta sopratutto all'organizzazione di cerimonie. Dalle sue sale una vista magnifica sugli uliveti della penisola sorrentina che degradano fino al mare.

Ristorante Francischiello - l'ingresso


Le sale interne con le pareti piene di quadri e ceramiche di pregio


Forse eccessivo ma a me piace moltissimo....


Il fantastico buffet dei dolci


Il forno a legna inserito all'interno della cucina


La sala  esterna chiusa da una veranda con affaccio sugli oliveti della penisola sorrentina



Antipasti di mare e di terra


sofrmato di tagliolini con melazane e provola affumicata



Risotto ai frutti di mare in foglia di fico

Conclusioni: Una settimana di piacevolezza e relax che difficilmente dimenticheremo, la Penisola Sorrentina  è terra e mare di prodotti stroardinari; gustarli grazie a locali come quelli dove siamo stati diventa un vero momento di benessere, con il solo neo che qui una settimana trascorre troppo velocemente.