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Ciao a tutti ho 43 anni sono sposato con Tania e svolgo un lavoro che per fortuna trovo meraviglioso: quello di cercare di ogni anno di tirare fuori il meglio dai mie olivi. Si sono un imprenditore olivicolo e frantoiano, e questa sfida con le mie capacità e con la natura si rinnova di stagione in stagione trà successi e delusioni. Amo il mio lavoro anche perchè mi permette di stare a stretto contatto con il mondo dell'enograstonomia che è una delle mie passioni piu importanti; grazie a questo blog spero di riuscire a trovare tante persone con cui condividere i miei interessi e confrontarci su di essi.

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martedì 30 agosto 2011

Cena da Umberto a mare - Forio d'ischia 20/06/2011

Ischia da anni è meta delle nostre vacanze estive, ma stavolta abbiamo deciso che per le vacanze ufficiali forse andremo altrove e quindi Ischia sarà solo la meta di un  pre-vacanza che ci concediamo in questo fine settimana di Giugno.  In dieci e più anni  di frequantazioni ischitane, dal punto di vista gastronomico l'isola l'abbiamo scandagliata in lungo e largo, dai locali della rive-gouche del porto turistico di Ischia, alla grande pizza di Gaetano Fazio, alle grandi e raffinate cucine del Melograno e piu recentemente de Il Mosaico. L'unico appuntamento gourmet che finora ci era sfuggito è quello con Umberto a mare, storico ristorante di Forio. Per la location Umberto a mare è uno dei ristoranti piu belli che mi sia capitato di vedere, situato proprio sulla punta del promontorio di Santa Maria delle Grazie a Forio attaccato praticamente a quel capolavoro che  è appunto la chiesa di Santa Maria delle Grazie, vero simbolo di Forio e di Ischia tutta, dalla sua sala la vista  è incomparabile e spazia su tutto il golfo.  La cucina  è chiaramente di impronta e ispirazione marinara, anche se in carta sono presenti i tipici piatti di carne ischitana in primis il coniglio, ma la cosa che si nota subito è l'assoluta ricercatezza e attenzione a ciò che si porta a tavola, infatti già nella carta vengono ben evidenziati i principali fornitori dei prodotti che vengono utilizzati in cucina: Veniamo alla nostra esperienza a cena:  veniamo fatti accomadare nella stupenda sala con una vista straordinaria sul mare, la sala  è ampia ma i tavoli son ben distanziati e comodi, la mise en place  è curata ma non stucchevole, presente sul tavolo una bottiglia di olio di pregio. La gestione del ristorante è affidati ai nipoti del fondatore che dopo un perieodo di chiusura  hanno saputo davvero riportare questo locale ai vertici della ristrazione campana e non.  Decidiamo per una serata di puro relax e quindi la nostra scelta si orienta verso il menu degustazione della tradizione che comprende un antipasto prima secondo e dessert a 59 euro.  Di seguito il racconto fotografico della nostra sera e la considerazioni finali.


La chiesa di Santa Maria delle Grazie a Forio , le luci in basso a sinistra è la sala del ristorante Umberto a mare.

 


L'elegante mise en place, ben in evidenza un ottimo olio della penisola sorrentina




La nostra scelta  va sul menu degustazione della tradizione:





Calamaro al timo su insalatina di misticanza



Zitoni di Gragnano con pomodorino fresco, peperoncini verdi e tranci di palamita




Il nostro secondo è stato il cosiddetto Pesce in camicia, ovvero del tocchetti di pesce azzurro, fritto in una delicatissima pastella, il tutto adagiato su u insalatina costituita da pezzettoni del bianco del limone. Purtroppo su questo piatto la mia macchiana fotografica ha fatto i capricci per cui non ne ho la documentazione.


dessert: Gelato alla lavanda su tagliata di pesche





Dessert Tania: Quenelle di frutti di bosco con panna e sfogliatine






Conclusioni finali:
 Un posto di una grande suggestione e eleganza, la cucina  offre una sintesi superba della grande tradizione rivisitata con le tecniche e le conoscenze di oggi, schietta sincera con prodotti di straordinaria qualità; sopratutto siamo stati bene, l'atmosfera era rilassata complice un servizio cordiale e professionale. Una esperienza sicuramente da ripetete











venerdì 26 agosto 2011

85° compleanno di nonna carolina 22/05/2011

 Anche quest'anno come da tradizione tutto il parentato si  è riunito per festaggire gli 85 anni di Nonna Carolina. Che l'occasione sia solenne lo si capisce anche dal fatto che oltre ai soliti noti di famiglia anche quest'anno al festeggimento e relativo pranzetto si sono uniti a noi i fratelli e sorelle di Nonna Carolina con rispettivi consorti e ancora di piu quest'anno abbiamo avuto il piacere di avere con noi anche Zia Lenuccia di Portico di Caserta  praticamente una sorella acquisita di Nonna Carolina.

Come al solito i preparativi sono stati laborosi ma, quando c'è passione queste occasioni diventano degli appuntamenti piacevoli e attesi, infatti io che di solito la domenica amo poltrire a letto questa volta gia per le 9.30 avevo sistemato e messo in opera gli antipasti come è dimostrato dalle foto seguenti



Gli antipasti sono la parte del pranzo che vengono praticamente cotti in diretta per cui la scelta di prepararli per la cottura di buon ora è essenziale per la tempistica del pranzo.
Dopo preparati gli anitpasti è stata la volta della mise en place del tavolo, anche quest'anno dato che eravamo in 16 abbiamo dovuto ricorrere a vari tavoli affiancati:




In attesa degli ultimi ritardatari che poi sono proprio i figli maschi di Nonna Carolina ci si rilassa in terrazza...




Per le 13.45 ci siamo proprio tutti e si puo dare il via ai brindisi e ai festeggiamenti:



Il trittico di antipasti con cui abbiamo voluto inziare quest'anno, si basa sulla piu totale stagionalità, per cui abbiamo: Fiori di zucca farciti di Taleggio e gratinati al forno,  Cestino al parmigiano con verdure di stagione e salumi nostrani,  Sformatino di peperoni, panzanella  e baccala:



Come primo piatto abbiamo realizzato e approntato in effetti già dalla sera precedente, un timballo di ziti e melanzane con besciamella al forno:



Per quanto riguarda il secondo anche quest'anno è mio cognato Enzo che ci ha aiutato, occupandosi lui della realizzazione  e la sua scelta  è caduta su: Trancio di vitella e funghi  in crosta di pane.



Quest'anno abbiamo deciso di non appesantirici troppo per cui abbimo baipassato la mozzarella, e per un disguido mi è sfuggita la foto del nostro predessert che era costituito da un colis di fragole alla menta con una spolverata di cioccolato fondente. Per cui passo direttamente alla torta che come al solito sono state ben due quella realizzata da noi e quella realizzata da mio congnato Enzo.
La nostra scelta stavolta  è caduta su una torta amalfitana: La scazzetta del vescovo



Enzo invece ha optato per un crostata di ciliegie di produzione propria


Auguri NONNA CAROLINA






giovedì 25 agosto 2011

Pasqua e pasquetta 2011

La Pasqua è da sempre la festa del Rinascimento e del Rinnovamento Cristiano, ma  anche proprio per l'arco temporale in cui questo evento accade cioè la primavera,  questi concetti vengono percepiti come tali anche da chi credente non è. Momento di rinnovamento quindi e momento di gioia, la primavera e tutte le cose belle  e buone che comporta. Momento importante anche dal punto di vista gastronomico e dato che questo è il nostro interesse non potevo non trattare la cosa in queste pagine. Molte sono le tradizioni gastronomiche legate alla Pasqua nella nostra terra, tradizioni poi che da paese a paese anche se distanti solo pochi km possono differire in qualcosa oppure anche sostanzialmente, ma in ogni caso tutte si rifanno al filo condutttore della tradizione e simbolismo Cristiano, per cui la Pasqua è la festa gastronomicamente parlando dal un lato delle uova (simbolo perfetto di nascita di nuova vita e di nuova speranza) e di tutte le sue declinazioni in campo gastronomico sia dal versante salato che dolce e poi della carne: dell'Agnello in particolare, quale simbolo sacrificale di Colui che si  è immolato fino all'estremo sacrificio per i nostri peccati.
Moteplici quindi sono i piatti che che partendo da tali simbolismi caratterizzano l'offerta gastronomica locale legata alla Pasqua, prima di tutti mi permetto di ricordare sua maesta la Pastiera, dolce ormai conosciuto in tutto il mondo e che anche qui da noi viene fatto in molti modi diversi, da quella fatta col grano che ormai va per la maggiore anche se forse tradizionalmente è meno legata ai nostri territori essendo piu tipica del territorio partenopea, alle piu tradizionali invece pastiere con i tagliolini, col riso, con la pastina, tutte queste delizie fanno parte dell'immaginario goloso di ciascuno di noi. Poi ci sono le uova in tutte le salse e in tutte le preparazioni, uova di cioccolato di ogni forma e grandezze comprate o fatte in casa, uova invece posto a decoro di pezzi di pani informato in caldi forni a legna: il magnifico Tortano, oppure torte rustiche farcite con le stesse: il mitico casatiello pasquale, e poi sempre rimanendo nel campo dei dolci i grandiosi struffoli, dolce semplicissimo ma straordinario, ritornando deliziati nel campo del salato, le mille verdure primaverili che trovano posto nella zuppa di verdure pasquali, la straordinaria carne dell'agnello cucinato al forno o utilizzata anche per farcire il simbolo di ogni pranzo pasquale cioè La Frittata. Per quanto riguarda la mia esperienza personale della Pasqua dal punto di vista gastronomico debbo per forza scinderla in  un prima e un dopo sposato, infatti prima di conoscere mia moglie e le tradizioni gastronomiche pasquali di Casale di Carinola, per me da buon Casanovese  la Pasqua a tavola era rappresentata dalla Pastiera fatta con i tagliolini o a volte col riso, piu basse di quelle di grano e a volte un po annerite sopra, poi c'erano le uova quasi sempre fatte bollite oppure messe sui pezzi di pane, per me c'era  sempre quello con quattro uova sopra, poi i struffoli fatti il giovedi e mangiati il giovedi sera stessa senza mai aspettarte il dovuto, fatti con il miele.  Non so perchè ma i nostri si indurivano subito e tagliarne un pezzo ci voleva lo scalpello, e poi sopra i confettini rosa, deliziosi. Le uova di cioccolato me le regalavano di solito i parenti  ma passata l'adolescenza non ne ho piu avute ne me le sono comprate non sentendone sinceramente la mancanza. Il giorno di Pasqua poi da me era dedicato alla Frittata, perche la Frittata di Pasqua si scrive con  F maiuscola; si fa con le uova che si mettono da parte per settimane, qualche giorno prima ci si inerpica in montagna per trovare gli aspargi che la farciranno, si và a sessa aurunca al mercato per comprare il formaggio fresco tenero che verra utilizzato all'interno della stessa, si tirano fuori i migliori pezzi di salsiccia sotto sugna che si hanno in dispensa, si prende la verza d'aglio più frescha e profumata e il prezzemolo piu intrigante il tutto per confezionare qualcosa che è a meta strada tra il terreno e l'empireo della gastronomia ovvero la Frittata di Pasqua che Fanno a Casanova, che  è unica e  irripetibile nemmeno se la rifai a Casanova stessa in un altro perieodo dell anno può essere la stessa cosa. Poi il menu pasquale di casa mia dopo la Frittata proseguiva con la tagliata di capocollo e fette di arancia e poi con le uova bollite e tutto questo insieme con la Frittata costitutiva l'antipasto del pranzo pasquale. Poi il pranzo ritoranva ad esere più consueto e quindi largo alla pasta col ragù di carne, la carne erano le braciolette in cui come variante pasquale al loro interno erano farcite di uova sode e accompagnate da un contorno di piselli saltati in padella con uova strapazzate. Dopo la carne un altro must: sua maesta l'agnello al forno: dolce, tenero e croccante insieme, profumato del suo grasso, in una parola meraviglioso. Dopo l'agnello i dolci e quindi largo a struffoli e pastiera in questo preciso ordine, consumati i quali forse se avanzava  posto si poteva anche assaggiare un pò di dolci industriali che cmq ci erano pervenuti da regali di parenti e amici  tipo uova o colombe. Dopo il matrimonio la mia Pasqua gastronomica  per mia fortuna non ha subito modifiche ma arricchimenti, infatti a tutto quanto ho elencato prima  comunque lo  continuo a fare a casa mia , ma  essendo che il giorno di Pasqua sono a pranzo da mia suocera a Casale di Carinola  mi becco anche tutta la loro pasqua gatronomica che anche se non in molto differisce dalla mia in alcuni punti sostanziali: In primis la frittata, infatti a Casale di Carinola  nella frittata di Pasqua incomprensibillmente non mettono la salsiccia ma la testina di agnello, il risultato indubbiamante è buono ma diverso..................Poi non fanno pasta e il primo  è rappresentato da una zuppa di verdure primaverili miste a carne di maiale, molto buona, mi pace molto ma soprattutto la bracioletta farcita è un altra cosa. Per il resto il menù è molto simile, tranne per la pastiera dove a Casale dai mia suocera  è di casa quella di grano, molto piu bella di quella che facevano da me........... i struffoli casalesi poi sono da invidia perche a loro da sempre riescono morbidi e che si possono prendere con le mani e non serve piu lo scalpello.
Di seguito vi inserisco alcune immagini dei piatti simbolo di queste Festa preparati sia a casa mia che a casa di mia suocera e poi ho aggiunto anche quelche immagine della consueta scampagnata di pasquetta in cui si rimangia tutto quello del giorno prima solo che chissà per quele miracolo è  tutto più buono del giorno prima.

La Frittata di Pasqua con salsiccia e asparagi - La creazione.....



La Frittata di Pasqua con salsiccia e Asparagi - Compiuta



Frittata Pasquale con testina di agnello




Minestra di verdure e carni  pasquali a Casa di mia suocera:




Vista d'insieme menu pasquale a casa di mia suocera:



Pastiera di grano



Pastiera di grano - dettaglio interni


La scampagnata di pasquetta




Il pic nic di pasquetta



Si ci siamo mangiati proprio tutto............



 

Pranzo Sud 27/03/2011

Era da un po che mancavamo da Sud e questa credo sia la seconda recensione che posto qui sul Blog, ma indubbiamente Marianna Vitale e il suo ristorante hanno  fatto molta strada.  In poco meno di due anni dall'apertura, Sud si  è  ritagliato  uno spazio importante nel panorama gastronomico campano  e Marianna Vitale è ormai conosciuta a livello nazionale nei circuiti della buona cucina come   chef di sicuro talento. Approfittiamo quindi della tutto sommato vicina location e oggi siamo con mia moglie di nuovo qui a Quarto. L'ambiente si  è arricchito di nuovi spazi infatti la sala è stata ampliata permettendo cosi di avere un numero maggiore di coperti. In effetti la buona fama che il locale si  è saputo guadagnare è meta sempre più ricercata dai gourmet napoletani e non per cui l'ampliamento era doveroso e necessario.

Il nostro pranzo inzia con il consueto amous-bouche che in questo caso era: Fili di seppia su ricotta al setaccio e riduzione di pomodoro





Abbiamo proseguito con l'intrigante: Cheese Kake di baccala e ricotta su passatina di ceci:



Il nostro primo è stato: Rivisitazione di Pasta alla Nerano con formaggi avellinesi e alici di cetara




Per il secondo optiamo per riassaggiare la grande zuppa di pesce di Marianna Vitale, veramente un must imperdibile:



Come di consueto prima di passare al dolce la chef ci delizia con uno dei suoi bicchierini: in questo caso un emulsione di zabaione e caffe con spolverata di cioccolato:


 
Eccoci al momento del dolce : questo volta abbiamo optato per l'ottima tartelletta di pasta frolla con crema alle mandorle
 
 

Per quanto concerne la parte enoica per la mia consueta sbadataggine mancano le foto delle bottiglie in ogni caso la nostra scelta  è ricaduta su un ottimo  Fiano Vigna della Congregazione Villa Diamante 2008, vino di grane struttura che ben ci ha supportati a tutto pasto. Sul dolce la nostra scelta è andata su due calici di moscato d'asti docg la Spinetta 2010, vino di facile beva perfetto sul dolce a base di pasta frolla e mandorla.


Che dire Sud e il suo Chef si riconfermano su una strada che li porterà lontano e questo non puo che farci felici,  sopratutto perche tutto  ciò è la dimostrazione che quando le ricchezze del nostro territorio vengono interpretate con rispetto e cultura nascono sempre dei veri capolavori.





I miei piatti d'autore: Carciofi, Rana Pescatrice, Ombrina con patate

Sempre per la serie de i miei piatti d'autore eccone  alcuni  che hanno come filo conduttore due ingredienti che amo molto: i carciofi e la rana pescatrice. Nel primo caso si tratta di paccheri di gragnano in purea di pisellini,  farciti con carciofi saltati in padella:




Ma il carciofo si combina in un matrimonio d'amore sopratutto con la rana pescatrice o coda di rospo, io lo amo molto in questa variante:  Bocconcini di pescatrice con cuori di carciofi e la loro purea:


 E da ultimo voglio mostrarvi un altro piatto in cui utilizzo i carciofi,  in questo caso li uso per arrichire ulteriormente un: Trancio di obrina con patate e carciofi trifolati:


giovedì 4 agosto 2011

Pranzo a : Vinaria- Villa Eubea - Cuma 06/03/2011

Villa  Eubea è un posto di straordinaria bellezza, situata ai maigini del parco archeologico di Cuma, la struttura è specializzata nell'organizzazione di eventi di alta classe e banchettistica in genere; la gestione è affidata alla famiglia Laringe che  da anni è proprietaria dell'albergo ristorante  Il Gabbiano, situato sulle alture di Baia di Bacoli. Villa Eubea con il suo parco enorme e le sue non enormi ma elegantissime sale interne rappresenta un luogo raffinato per l'organizzazione dei piu svariati eventi gastronomici e non. Ammirevole poi è stata la ristrutturazione delle vecchie cantine presenti all'interno della villa, in cui è stato ricavato un ambiente estremamente sofisiticato, volte in pietra, pavimenti in cotto, tufo e mattoni a vista; tutto questo è lo scenario di Vinaria, l'appendice gourmet della struttura Villa Eubea.  In Vinaria vengono organizzate periodicamente cene a tema, incontri divulgativi sui piu disparati prodotti gastronomici, ed è il luogo riservato alla clientela abituale che vuole assaporare proposte sia di mare che di terra.

Di seguito alcune immagini dell'interno di Vinaria e alcuni dei piatti che abbiamo potuto assagiare:



L'interno dell'elegante ambiente, mura in tufo e pietra




Una selezione di vari antipasti di pesce


Psta mista gragnanese, vellutata di ceci e misticanza di mare



Pappardelle julienne di mare e peperoncino verde



La grigliata cumana



Prosit...............

La Pizza di Sorbillo: Napoli 09/02/2011

A spasso per Napoli in una giornata di ordinario shopping per saldi invernali, decidiamo di fare quattro passi in quel straordinario ventre di napoli che è spaccanapoli prima e via Dei Tribunali poi. Non vi nascondo che amo Napoli alla follia e ogni volta che passeggio per queste vie anche lontane dalle più famose zone del lungomare e di Posillipo mi accorgo di quanta straordinaria bellezza queste citta sia portatrice e che nemmeno migliaglia di tonnellata di monnezza riusciraà mai ad offuscare. Via dei Tribunali è un susseguirsi di piazze e chiese meravigliose e proprio in fondo a via dei Tribunali là dove si interseca con Via Nilo  ci imbattiamo in uno dei templi della gastronomia napoletana. la pizzaria di Gino Sorbillo. Gino Sorbillo è un personaggio vero, discende da una famiglia di pizzaioli composta da 13 fratelli tutti pizzaioli, eppure ci tiene a precisare che attualmnete la pizzeria Sorbillo ha un unica sede ed  è la sua il resto sono solo casi di omonimia. Lui pur essendo ancora molto giovane si è ritagliato un posto importante nel proscenio della gastronomia napoletana, attentissimo all'uso di materie prime di assoluta qualità ama creare pizze dai gusti piu diversi. La pizza di Sorbillo sposa modernità di gusti nuovi al classicismo del perfetto impasto e della perfertta cottura. Vi lascio alla visione degli scatti che illustrano la nostra esperienza.


A spasso per napoli: Via dei Tribunali


Quanta bellezza in questa citta.............................


La Pizzeria di Gino Sorbillo con la consueta fila in attesa di poter entrare


Tanto per essere chiari........................


Pizza mozzarella pomodirini e acciughe......da manuale



Pizza con mozzarella capperi e olive nere altro classico stratosferico



Altro grande tempio della gastronomia partenopea... Aimè pero in questo caso un pò decaduto



Io amo questa citta....................