Informazioni personali

La mia foto
Ciao a tutti ho 43 anni sono sposato con Tania e svolgo un lavoro che per fortuna trovo meraviglioso: quello di cercare di ogni anno di tirare fuori il meglio dai mie olivi. Si sono un imprenditore olivicolo e frantoiano, e questa sfida con le mie capacità e con la natura si rinnova di stagione in stagione trà successi e delusioni. Amo il mio lavoro anche perchè mi permette di stare a stretto contatto con il mondo dell'enograstonomia che è una delle mie passioni piu importanti; grazie a questo blog spero di riuscire a trovare tante persone con cui condividere i miei interessi e confrontarci su di essi.

Lettori fissi

giovedì 11 marzo 2010

Sabato 14 marzo 2009 - Un sabato a Marechiaro

Metti che sia il primo sabato del nuovo anno allietato da condizioni climatiche perfette molto più che primaverili, con un sole meraviglioso che riscalda il cuore e gli animi e che ti fa venire voglia di posti belli e di cose buone…. Metti poi che tutto questo coincida con il giorno del compleanno della mia consorte, per cui a tale concomitanza di eventi non si può non rispondere che con una gita fuori casa da qualche parte dove vedere cose belle e assaggiare cose buone.

Non vogliamo fare lunghi percorsi in macchina (si sa il bel sole rende anche un po’ pigri) e quindi mi ricordo che molte volte mi ero ripromesso di fare un giro dalle parti di Marechiaro a Napoli e non lo avevo mai fatto, l’occasione mi sembra ottima per colmare questa lacuna.

                                

Marechiaro - La spiagetta

Come ho già detto altre volte Napoli mi è nel cuore, amo tutto di questa città a partire dai suoi difetti. Ma i suoi pregi sono quasi inenarrabili. A Marechiaro non c’ero mai stato e superato l’assalto dei parcheggiatori abusivi, della ressa di auto lasciate un po’ dovunque lungo la stretta stradina che porta fino al piccolo borgo marinaro, superata anche la ressa dei molti altri napoletani che avevano avuto la nostra stessa idea, quello che rimane è lo splendore e la meraviglia di un posto e di un panorama che neppure i nostri atavici vizi e malcostume riescono a sminuire. Lo sguardo spazia su tutta Napoli , tutto il golfo è davanti a te, le stupende ville a mare della Posillipo bassa, poi il lungomare Caracciolo e la sagoma inconfondibile di Castel dell’Ovo e ancora più lontano i paesi vesuviani in fila uno ad uno si possono quasi contare con le dita fino ad arrivare al promontorio di punta Campanella, un altro piccolo passo di mare e poi il sogno di Capri nitida che si staglia proprio davanti. Il tutto in un mare pigmentato da mille vele piccole e grandi che fanno assomigliare il golfo ad una tavolozza di colori di un pittore impressionista.

















Il piccolo borgo con poche case quasi tutte trasformate in ristoranti i a partire dallo storico "Fenestella" ad altri più o meno noti, tutti però accomunati dal fatto di essere veri e propri luoghi di culto della ortodossia culinaria partenopea , qui Ferran Adria o le rivisitazioni culinarie non sono mai arrivate e da questo limite nasce anche la loro forza , sempre che venga rispettata la necessità di materie prime ineccepibili e di cotture rispettose delle stesse. Decidiamo di fermarci da Cicciotto a Marechiaro, in effetti la scelta è stata dettata più che altro dalla diponibilità di un bel tavolino all’aperto posto davanti al locale lungo la stradina che porta fin giù alla spiaggetta, dal nostro tavole tutte le meraviglie dei posti che ho descritto prima sono nostre compagne di pranzo.

Come dicevo in posti simili vuoi solo mangiare cose buone, le emozioni pensa a dartele la scenografia naturale, Cicciotto devo dire che ha mantenuto questo impegno, prima con uno piatto di ricci crudi aperti davanti a noi e serviti al naturale e con limone, e poi con i classici assaggi di antipastini crudi e cotti, i splenditi spaghetti ai frutti di mare (anche se la comanda era partita come paccheri ai frutti di mare) e l’ineccepibile frittura di calamari triglie e sarago; il tutto accompagnato da un vino bianco della casa frizzante al punto di giusto.

Loro Maesta: Spaghetti ai frutti di mare                          La fritturina calamari triglie e sarago

Non prendiamo il dolce perché decidiamo di fare una passeggiatina sulla spiaggetta, percorrendo la stradina del borgo. Il bel sole ci riscalda, rimaniamo un po’ a rimirare ancora le meraviglie del posto e poi decidiamo di metterci sulla strada del ritorno e anche corroborati dal vinello si frizzante ma non per questo meno efficace risaliamo con incedere barcollante ma felice le scalette che ci hanno condotto fino a questo angolo di paradiso. Piccola lotteria nel ritrovare la macchina e nel pagare il parcheggiatore che nel frattempo non era più quello di quando siamo arrivati e ci ri immergiamo nella Napoli del 2009 convulsa e sempre di corsa. Una bella giornata, passata in un bel posto, mangiando cose buone. Era quello che volevamo e quello che oggi per fortuna siamo riusciti a trovare.

A marechiaro c'è stà na fenesta....la passione mia c'è tuzzulea:

Nessun commento:

Posta un commento